Grazie agli interventi di odontoiatria conservativa si possono rimuovere le parti danneggiate dei denti, recuperandone forma e funzionalità. In caso di carie, ad esempio, si interviene ripristinando il dente con materiali di ultima generazione.
Le fasi di sviluppo delle carie
Le carie possono essere superficiali o profonde, e in base a questo dipende la tipologia di trattamento da eseguire.
- Tecnica diretta
Nel caso di carie dentali superficiali è sufficiente asportare la parte della dentina e dello smalto danneggiati, otturando il dente. L’uso dell’amalgama d’argento, a causa del contenuto di mercurio, è stato soppiantato da quello di materiali compositi che richiedono una cavità cariosa più ristretta. - Tecnica indiretta
Nelle carie dentali profonde può essere coinvolta anche la polpa dentale, percorsa da fibre nervose. In questo caso si ricorre alla cura canalare o devitalizzazione.
Per riparare la perdita di sostanza dentale viene realizzato un intarsio che andrà a ricostruire solo la parte danneggiata o mancante del dente, intervenendo in maniera minima sul cavo orale del paziente. Il dentista prepara la cavità dentale e ne rileva l’impronta da inviare all’odontotecnico.
Oggi, grazie a tecniche sempre più innovative, si riescono a riabilitare i denti senza doverli per forza estrarre. Si tratta d’interventi non invasivi che si limitano a eliminare il tessuto danneggiato e a ripristinare il dente.
I composti dentali utilizzati nell’odontoiatria conservativa
Nel corso degli ultimi anni l’odontoiatria conservativa ha sempre più fatto uso di composti che richiedono preparazioni meno invasive rispetto all’amalgama tradizionale.
Quali sono i material impiegati?
I composti per l’otturazione dentale sono costituiti per il 15-30% da resine sintetiche e per il 70-85% da particelle riempitive come quarzo, vetro e ceramiche. Da molti anni sono utilizzati con ottimi risultati per otturare i denti anteriori. Oggi, grazie ai continui progressi nella ricerca dei materiali, sono impiegati anche per i denti posteriori.
È possibile garantire risultati duraturi e molto precisi dal punto di vista estetico, scegliendo il colore e la cromatura che più si avvicina a quella del dente naturale.
Come si inserisce il composito nella cavità dentale?
Il materiale dei compositi è plastico e plasmabile, per questo può essere facilmente inserito nella cavità dentale. Il composito deve poi essere irradiato e indurito con fasci di luce a raggi ultravioletti (luce blu), aderendo alla sostanza dura del dente. A questo punto l’otturazione è terminata e la dentatura riacquista le sue caratteristiche funzionali ed estetiche.